Clima impazzito, deforestazione incontrollata, acidificazione degli oceani, scomparsa della biodiversità: il nostro Pianeta è in forte sofferenza e per invertire la rotta è richiesto l’intervento di tutti, aziende comprese. La transizione verso la sostenibilità rappresenta dunque un obiettivo prioritario per le imprese, non solo per motivi etici, ma anche perché il mercato lo richiede: i consumatori, gli investitori e gli enti finanziari sono infatti sempre più attenti alla questione ambientale e apprezzano le organizzazioni che dimostrano di avere a cuore questo aspetto. Ma cosa si può fare, in concreto, per ridurre l’impatto ambientale del proprio business? A tale scopo, molte aziende decidono di ricorrere ai cosiddetti crediti di carbonio, o carbon credit, un sistema che offre alle imprese la possibilità di compensare le proprie emissioni di CO2. Se vuoi sapere cosa sono, esattamente, i crediti di carbonio, come funzionano e se sono davvero utili per ridurre la carbon footprint aziendale non ti resta che leggere questo articolo.
Ridurre le emissioni di CO2: un obiettivo non più rimandabile
Gli effetti del cambiamento climatico sono ormai sotto gli occhi di tutti e la necessità di intraprendere azioni urgenti ed efficaci per ridurre le emissioni dei cosiddetti gas climalteranti – responsabili, appunto, dell’innalzamento delle temperature – è ormai universalmente condivisa.
Fondamentale è, in particolare, abbassare i livelli di anidride carbonica (CO2) rilasciata nell’atmosfera. Infatti, tra i gas nocivi generati dall’uomo, l’anidride carbonica (prodotta principalmente dalla combustione di petrolio e carbone fossile) è la sostanza presente in maggiori quantità. L’aspetto più preoccupante è il suo costante aumento: basti pensare che, secondo i dati diffusi dall’ONU in relazione all’obiettivo 13 dell’Agenda 2030, le emissioni globali di carbonio sono aumentate dal 1990 ad oggi del 50%, con effetti devastanti sull’ambiente.
La CO2 rappresenta dunque la principale responsabile della crisi climatica che stiamo vivendo e la sua riduzione è un obiettivo non più rimandabile. Tutti – istituzioni, aziende e singoli cittadini – sono chiamati a fare la propria parte, intraprendendo iniziative concrete per cambiare la situazione.
Ridurre la carbon footprint aziendale con i crediti di carbonio
Con il termine di carbon footprint – in italiano impronta di carbonio – si fa riferimento a un indice che misura la quantità di anidride carbonica emessa nell’atmosfera. La carbon footprint aziendale, in particolare, prende in esame le quantità di CO2 generate da una determinata attività e rappresenta, in quanto tale, uno strumento per misurare l’impatto ambientale di un’impresa.
Rendere la propria azienda sostenibile, riducendo la sua impronta carbonica rappresenta, come detto prima, un obiettivo prioritario e non più rimandabile. Ma come realizzarlo, nel concreto?
Se, da un lato, la prima strada da intraprendere è quella volta all’azzeramento delle emissioni di CO2 – realizzando, ad esempio, interventi di efficientamento energetico e passando a fonti di energia pulita – dall’altro l’emissione di una certa quantità di anidride carbonica, soprattutto per determinati settori d’impresa, risulta inevitabile. Una volta realizzati tutti gli interventi necessari per minimizzare le emissioni generato è dunque importante adoperarsi anche per compensare quelle che non possono essere in alcun modo evitate.
Tra gli strumenti a cui si può ricorrere per compensare la CO2 generata e ridurre al minimo la carbon footprint aziendale troviamo i crediti di carbonio.
Cosa sono e come funzionano i crediti di carbonio?
I crediti di carbonio, o carbon credit, sono uno strumento che permette alle aziende di compensare le proprie emissioni di CO2 e diventare dunque più sostenibili, fornendo un contributo concreto alla lotta al cambiamento climatico.
Un credito di carbonio costituisce, nello specifico, un certificato negoziabile di valore equivalente a una tonnellata di CO2 non emessa o assorbita. In altri termini, un credito di carbonio è un’unità finanziaria che corrisponde alla rimozione di una tonnellata di CO2 dall’atmosfera. Acquistare un credito di carbonio, rivolgendosi a uno degli enti certificati che li distribuiscono, permette dunque a un’azienda di compensare la CO2 inevitabilmente emessa con la propria attività contribuendo economicamente alla realizzazione di uno o più progetti di tutela ambientale, realizzati su scala nazionale o internazionale.
In pratica, il denaro fornito da un’azienda per acquistare i crediti (nella quantità corrispondente alle proprie emissioni di CO2) viene reinvestito dall’ente per la realizzazione di iniziative di sostenibilità ambientale volte alla decarbonizzazione: ad esempio progetti di riforestazione, che mirano a rigenerare le foreste distrutte così da ripristinare la naturali attività di assorbimento della CO2 effettuata dagli alberi, oppure iniziative di transizione energetica, che promuovono l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Una buona parte di questi progetti vengono realizzati nei Paesi in via di sviluppo, così da promuovere il processo di decarbonizzazione su scala globale e ridurre il divario con i Paesi ricchi.
Ovviamente, essendo il mercato dei crediti di carbonio ancora relativamente giovane, è importante selezionare attentamente gli enti a cui affidarsi cosi da evitare il rischio dei cosiddetti crediti-fantasma e assicurarsi della validità dei progetti.
Per scegliere l’opzione migliore per le esigenze della propria azienda e raggiungere efficacemente i propri obiettivi di sostenibilità ci si può affidare a un Carbon Manager, una figura che si occupa appunto di semplificare la transizione aziendale verso la sostenibilità, strutturando un percorso ad hoc per l’impresa e valutando quali sono le soluzioni migliori per ridurre la sua carbon footprint.
Forever Zero CO2: un’alternativa ai carbon credit per rendere la tua azienda sostenibile
Il sistema dei crediti di carbonio permette alle aziende che desiderano compensare le proprie emissioni di CO2 di finanziare in maniera indiretta iniziative green tramite, appunto, l’acquisto dei crediti presso enti specializzati.
Un’altra strada percorribile è invece quella che prevede di sostenere in prima persona – senza dunque il ricorso a intermediari – progetti volti alla decarbonizzazione. Tra le proposte più interessanti presenti sul mercato c’è il progetto Forever Zero CO2 di Forever Bambù.
L’iniziativa permette alle aziende di finanziare direttamente la realizzazione di foreste di bambù gigante in Italia, sfruttando la naturale capacità del bambù di assorbire elevate quantità di anidride carbonica (in quantità fino a 36 volte superiore rispetto ad altre specie arboree, se coltivato tramite l’esclusivo protocollo di Forever Bambù), effettuando un vero e proprio filtraggio dell’aria.
Scopri di più sul progetto Forever Zero CO2 e su come rendere la tua azienda carbon neutral grazie al bambù gigante.