Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro tempo. Le aziende di tutto il mondo stanno adottando misure per ridurre le loro emissioni di gas serra. Quando ridurre ulteriormente le emissioni diventa fisicamente o finanziariamente impossibile, oppure l’impresa, pur non essendo soggetta a regolamentazione obbligatoria, comprende l’importanza delle iniziative di riduzione delle emissioni per rimanere competitiva, il Voluntary Carbon Market offre una soluzione alternativa pratica ed efficace.
Mercati obbligatori e meccanismo Cap & Trade
Esistono vari meccanismi di controllo per le aziende più inquinanti basati su quote di emissione e sul sistema del cap & trade: il legislatore fissa una soglia (“cap”) di emissione che dipende delle dimensioni e dal settore dell’impresa superata la quale l’azienda deve acquistare crediti per essere a norma (“trade”). Esistono diversi mercati dei crediti di carbonio basati su questo principio, ognuno con le proprie peculiarità e regolamentazioni:
- EU Emissions Trading System (EU ETS): è il più grande mercato di carbonio del mondo e copre oltre 11.000 impianti industriali e centrali energetiche in Europa. Nel 2021, il suo valore ha superato i 50 miliardi di euro, con i crediti di carbonio che hanno raggiunto oltre 90 euro per tonnellata di CO2 nel 2022. Nonostante l’eccessiva allocazione iniziale di permessi abbia ridotto i prezzi in passato, le recenti riforme hanno migliorato l’efficacia del sistema, incentivando le aziende a ridurre le loro emissioni.
- California Cap-and-Trade Program: è un sistema che copre diverse industrie in California, inclusi i settori energetico e industriale. Questo programma è stato creato per ridurre le emissioni di CO2 e ha generato oltre 12 miliardi di dollari in entrate per lo stato. Il prezzo medio dei crediti di carbonio in questo mercato è di circa 19,70 dollari per tonnellata di CO2. Tuttavia, la volatilità dei prezzi può creare incertezza per gli investitori, rendendo il mercato meno prevedibile.
- China National ETS: è stato lanciato nel 2021 ed è destinato a diventare il più grande mercato di carbonio del mondo. Il prezzo iniziale dei crediti di carbonio in questo mercato è di circa 6-7 dollari per tonnellata di CO2. Tuttavia, il mercato deve affrontare significative sfide legate alla trasparenza e alla governance, che ne compromettono la credibilità. La mancanza di chiarezza e una gestione poco chiara possono rendere difficile per gli investitori avere fiducia nel sistema.
Cos’è il Voluntary Carbon Market?
Il Voluntary Carbon Market (VCM) è un sistema in cui le emissioni di gas serra possono essere scambiate sotto forma di crediti di carbonio. Questi crediti rappresentano la riduzione di una tonnellata di CO2 tramite, ad esempio, interventi di afforestazione o efficientamento energetico. Le aziende e gli individui possono acquistare questi crediti per compensare le loro emissioni, contribuendo così alla riduzione globale dei gas a effetto serra. A differenza del mercato obbligatorio, il VCM è volontario e non regolamentato da leggi governative, offrendo maggiore flessibilità.
Come Funziona il Voluntary Carbon Market?
Il VCM consente alle aziende di acquistare crediti di carbonio da progetti che riducono le emissioni. Questi progetti possono includere la riforestazione, l’energia rinnovabile, la gestione sostenibile delle terre e altro ancora. Gli standard indipendenti come il Verified Carbon Standard (VCS) e il Gold Standard certificano la validità di questi progetti, garantendo che le riduzioni delle emissioni siano reali, misurabili e tracciabili.
Regolamentazione e Criticità
La regolamentazione dei mercati dei crediti di carbonio volontari è fondamentale per garantire la loro efficacia. Tuttavia, esistono diverse criticità che devono essere affrontate:
- Allocazione Iniziale: può portare a un calo dei prezzi, riducendo l’incentivo a ridurre le emissioni.
- Trasparenza: è cruciale garantire che i crediti siano tracciabili e verificabili per mantenere la fiducia degli investitori. La tecnologia blockchain potrebbe migliorare la trasparenza e la tracciabilità dei crediti.
- Regolamentazione Incoerente: differenze significative tra le normative dei vari mercati possono complicare l’integrazione globale. Una maggiore armonizzazione delle regolamentazioni potrebbe facilitare il commercio internazionale di crediti di carbonio.
Proposte per migliorare
Per migliorare l’efficacia dei mercati dei crediti di carbonio, si potrebbero considerare le seguenti azioni:
- Standardizzazione: creare standard globali per la certificazione e la verifica dei crediti di carbonio. Questo potrebbe includere requisiti uniformi per la trasparenza e la rendicontazione delle emissioni.
- Trasparenza: implementare piattaforme di tracciabilità blockchain per garantire la trasparenza delle transazioni. Questo permetterebbe di evitare la doppia contabilizzazione delle riduzioni di emissioni e migliorerebbe la fiducia degli investitori.
- Incentivi: offrire incentivi finanziari per l’adozione di tecnologie di riduzione delle emissioni. Questi incentivi potrebbero includere sconti fiscali o accesso a finanziamenti agevolati per progetti sostenibili.
- Collaborazione Internazionale: promuovere la cooperazione tra diversi mercati per armonizzare le normative e facilitare lo scambio di crediti. Questo potrebbe includere accordi bilaterali o multilaterali tra paesi per riconoscere reciprocamente i crediti di carbonio.
Il Futuro del Voluntary Carbon Market
Con la crescente consapevolezza della necessità di azioni concrete per combattere il cambiamento climatico, indipendentemente dagli obblighi normativi, il Voluntary Carbon Market continuerà a crescere. Secondo i dati di Ecosystem Marketplace, il valore del mercato volontario dei crediti di carbonio ha raggiunto 1 miliardo di dollari nel 2021, con una crescita esponenziale prevista nei prossimi anni. Questo dimostra l’interesse crescente degli investitori per questo tipo di investimento, grazie alle sue potenzialità di rendimento e ai benefici ambientali.
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