Investire nel bambù gigante – una pianta che vanta oltre 1600 diversi utilizzi industriali e alimentari – non è solo una scelta profittevole. Un recente studio ha infatti dimostrato come il bambù gigante, gestito secondo i rigorosi protocolli di coltivazione adottati da Forever Bambù, sia in grado di rimuovere dall’atmosfera una quantità di anidride carbonica significativamente superiore rispetto ad altre piante più comuni, con enormi benefici per l’ambiente.
Investire nel bambù gigante: una scelta redditizia
Il business del bambù, anche conosciuto come oro verde per via della sua elevatissima resa, si è ormai diffuso a livello planetario. Attualmente, l’economia legata all’uso del bambù impiega più di 600 milioni di persone (8,5% a livello globale), impegnate nella lavorazione diretta e indotto: un numero che secondo le previsioni non farà altro che aumentare nei prossimi anni. Solo in Cina, dove si coltiva bambù da ormai oltre un mezzo secolo, si contano circa 6 milioni di lavoratori impiegati nelle piantagioni di bambù gigante, la cui estensione sfiora complessivamente i 10 milioni di ettari.
La coltivazione del bambù gigante permette di ottenere canne e germogli, che rappresentano rispettivamente il 27,5 e il 72,5% del mercato globale. Questi due prodotti possono essere usati in oltre 1600 modi diversi in campo industriale e alimentare. Con il bambù si possono realizzare ad esempio dei materiali da costruzione versatili e resistenti, utilizzabili nell’ambito dell’edilizia sostenibile e apprezzati da architetti di fama internazionale, o ancora si possono produrre dei tessuti in fibra di bambù morbidi ed ipoallergenici, con cui realizzare abiti e accessori eco-friendly. Il bambù gigante può essere impiegato anche per la produzione di bioplastiche, un’alternativa ecologica alla plastica tradizionale, altamente nociva per gli ecosistemi marini.
Investire nel bambù per combattere l’inquinamento atmosferico: lo studio dell’assorbimento della Co2
Il bambù gigante rappresenta una soluzione concreta all’inquinamento dell’aria grazie alla sua straordinaria capacità di assorbimento della Co2.
Un recente studio sui bambuseti impiantati in Italia realizzato dalla dott.ssa Elena Neri, esperta in ecotossicologia e Fondatrice di Indaco2 (società specializzata in Indicatori di Sostenibilità per la valorizzazione ambientale di prodotti e aziende), ha evidenziato le proprietà anti-inquinamento del bambù gigante
In particolare dallo studio è emerso che, nel caso delle foreste coltivate da Forever Bambù, grazie all’adozione di rigorosi protocolli di gestione e taglio periodico delle piante, i vantaggi che si ottengono in termini di assorbimento di Co2 sono ancora più evidenti.
Ma di quanta Co2 stiamo parlando esattamente?
Una pianta di bambù gigante può crescere fino a 20 metri di altezza ed espandersi fino a contare almeno 25 fusti (canne), con una diametro alla base che può arrivare anche a 20 cm, una volta raggiunta la maturità.
In base a quanto emerso dalla ricerca, nei primi otto anni di crescita una pianta di bambù riesce ad assorbire 1071 kg di Co2 (divisi in 107 kg assorbiti dai rami e dalle foglie, 581 kg dai culmi, ovvero le canne, e 303 kg da radici e rizomi, i fusti sotterranei), mentre una volta adulta, ovvero quando si è espansa fino alle 25 canei, la stessa pianta gestita secondo il metodo Forever Bambù sequestra ogni anno 229,4 kg di Co2.
Considerando che il ciclo di vita di una pianta di bambù gigante moso (la varietà coltivata da Forever Bambù, che è anche la più apprezzata per via della sua versatilità) dura all’incirca 100 anni, la quantità di Co2 complessivamente assorbita grazie ai rami e ai culmi raggiunge i 21.105 kg
I bambuseti di Forever Bambù assorbono più Co2
Oltre ai vantaggi economici, i risvolti ambientali degli investimenti in bambù sono tra i motivi principali che spingono sempre più persone a scegliere di investire il proprio denaro in questa pianta, piuttosto che in altri tipi di coltivazioni alimentari o asset.
Investire in Forever Bambù permette di aumentare ulteriormente i benefici per l’ambiente dell’operazione, grazie alle spiccate capacità di assorbimento della Co2 che, nei nostri bambuseti, sono superiori alla media.
Come evidenziato dallo studio sopracitato, infatti, un bambuseto Forever Bambù di 1 ettaro può sequestrare annualmente una quantità di anidride carbonica 36 volte maggiore rispetto ad un bosco misto di conifere e latifoglie: si parla di 275 tonnellate di Co2 neutralizzate in un anno contro le 7,74 tonnellate di un bosco tradizionale!
Le piantagioni di Forever Bambù hanno quindi un alto valore sia in termini di investimento, in quanto permettono di ottenre una rendita altissima (grazie anche al fatto che si tratta di un tipo di agricoltura relativamente giovane in Italia), sia in termini di impatto ambientale.